STATUA DI SANTA LUCIA, MUSEO DUOMO, MILANO
Lucia morì martire a Siracusa intorno al 304 durante le persecuzioni di Diocleziano. Gli atti del suo martirio presentano le vicende di una giovane nobile siciliana che si era consacrata a Cristo e aveva deciso di donare i suoi beni ai poveri e rinunciare al matrimonio. Fu denunciata dal promesso sposo al console di Siracusa, imprigionata e decapitata, dopo che ogni tentativo di portarla in un postibolo, di violentarla o di bruciarla sul rogo, si era rivelato vano. La leggenda di Lucia, da cui deriva il suo principale attributo iconografico, nasce dal suo nome connesso con la luce, che ha stimolato nella fantasia popolare l'invezione di una tortura che riguardasse gli occhi: le sarebbero stati infatti strappati e lei stessa se li sarebbe poi rimessi. Tale credenza, che la Legenda Aurea non riporta, influenzò le raffigurazioni di santa Lucia a partire del Medioevo, insieme al racconto di Jacopo da Varagine dell'intervento dello Spirito Santo che, mentre discuteva con il prefetto, la rese così pesante che nessuno, nemmeno molte coppie di buoi fu in grado di spostarla.
NOME
Di origine latina, connesso con la luce
VITA TERRENA
Secolo IV, Sicilia
ATTIVITÀ E CARATTERISTICHE
Vergine, morì martire durante le presecuzioni di Diocleziano
PROTEZIONE
Elettricisti, oculisti
DEVOZIONI PARTICOLARI
Invocata nelle oftalmie
DIFFUSIONE DEL CULTO
Subito dopo la morte
FESTIVITÀ
13 dicembre
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