La scultura anamorfica “Manufatto”, realizzata in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, è dedicata al “Prosciutto di Parma” e simboleggia l’unione tra l’Uomo, il Territorio, la Corona e il Prosciutto di Parma. Dal suolo di Parma, rappresentato dalla silhouette del Battistero presente nel gambetto della scultura, emerge la Mano dell’Uomo che, insieme alle aziende del Consorzio identificate dalla Corona incisa nella noce, danno vita al Prosciutto di Parma.

 

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La “messa in scena” di questo forte legame tra l’uomo e il paesaggio è realizzata tramite la tecnica della scultura anamorfica.
 

ANAMORFOSI:
dal greco ἀναμόρφωσις,

composto di ana- e mórfosis= forma ricostruita
 

L’anamorfismo è un effetto di illusione ottica e prospettica per cui la proiezione distorta di un’immagine rende il soggetto originale riconoscibile solamente da una posizione precisa. La tecnica nasce in pittura, ed è stata largamente usata nel Rinascimento. Celebre opera che racchiude con mistero e fascino questa tecnica, è il dipinto “Ambasciatori” di Holbein il Giovane, in cui una forma apparentemente astratta, osservata da uno specifico punto si trasforma in un teschio di uomo a simboleggiare il “memento mori”. Questi principi prospettici sono ripresi dalla Scultura: la mano dell’Uomo, che è possibile osservare da ogni angolazione, si trasforma soltanto in uno specifico punto di vista nel Prosciutto di Parma.

 

La prospettiva introduce una seconda chiave di lettura dell’opera che nasce dall’interazione fisica e cognitiva tra la Scultura e il Visitatore. Un invito a non rimanere fermi e statici, ma a muoversi per analizzare ciò che si osserva da punti di vista differenti, alla ricerca delle diverse realtà e di significati inediti che si prospettano, cercando di esercitare il pensiero e la logica razionale, liberando la mente da ogni concetto preordinato.

Cambiare il Punto di Vista su ciò che ci circonda significa cambiare il proprio futuro.

 

manufatto (ant. manofatto, manifatto) agg. e s.m.
dal latino MANU FACTUS «fatto a mano».
agg. “Che è opera della mano dell’uomo, che ha subito cioè una lavorazione o elaborazione da parte dell’uomo, sia a mano sia anche con l’aiuto di macchine, e di solito con l’impiego o per trasformazione di materie prime”. Il nome della scultura “Manufatto” mette in relazione la forma dell’opera con l’anima del Prosciutto di Parma: il sapiente lavoro della Mano della Donna e dell’Uomo Parmensi. Nel territorio circoscritto dal torrente Enza al torrente Stirone, abili Mani, fin da epoca romana, rifilano, salano, lavano, sugnano, massaggiano, sondano ed infine marchiano il Prosciutto di Parma.